La questione realtiva alla Coppa Italia di Serie C1 fa parlare ancora gli addetti ai lavori. Ad intervenire in maniera definitiva sulla questione ci pensa il direttore generale del Real Molfetta Gigi Metta con una luna nota.
«Ho preferito attendere qualche giorno ed ho valutato di non poter esimermi dal fare una riflessione – esordisce – al termine della Coppa Italia organizzata in maniera impeccabile dal Presidente Alessandro Giustino della Just Mola. Onestamente, mi sarei aspettato sin da subito un atto di responsabilità e un “mea culpa” da parte della dirigenza della Grimal Barletta invece che continuare con questo attacco mediatico che non ha fatto altro che creare un clima di ostilità tra tifosi, dirigenti e calciatori con post sui social poco utili alla causa».
«Sono stato contento e ringrazio il Presidente Ruggiero che nella sua ultima intervista finalmente ha rasserenato e tranquillizzato l’ambiente sportivo barlettano accettando il verdetto del Giudice Sportivo con serenità il quale altro non ha fatto che decretare un’irregolarità sportiva che purtroppo e realmente ci è stata. 𝗡𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲, 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘀𝗮𝗹, 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗹𝗲𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗶𝗺𝗮𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮. Nella realtà – continua Metta – l’unica che ha subito un’ingiustizia sportiva è il Real Molfetta perché le regole sancite dalla F.I.G.C. devono essere rispettate. Diversamente, vi sarebbe solo anarchia senza la necessità di un Giudice Sportivo che decreti e omologhi le gare ufficiali».
«A parti inverse, sono certo, che tutte le società sportive si sarebbero comportate nella stessa maniera come giusto che sia e nel rispetto dei regolamenti. Da ben 22 anni frequento il mondo del futsal e sinceramente non mi è mai capitato che un presidente mi abbia chiamato per avvisarmi che nella mia distinta avessi un calciatore squalificato. Tale circostanza deve essere solo decretata da un Giudice Sportivo. E questo ci viene consentito dai regolamenti con conseguente possibilità di presentare un ricorso sportivo. 𝗔𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗴𝗶𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗲̀ 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮, 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼. 𝗔𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲, 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗱𝗶 𝗙𝗼𝗴𝗴𝗶𝗮, 𝗮 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲 𝗵𝗼𝗻𝗼𝗿 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗶 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝗶𝗻𝗼, 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗲𝗿 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗶𝗻𝗻𝗼𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮».
«Abbiamo sentito a più riprese frasi che parlavano di “vittoria sul campo” ma il problema che su quel parquet in finale la Grimal Barletta non doveva esserci per aver fatto giocare il migliore dei loro in posizione irregolare e quindi non comprendo di che vittoria sul campo si parli. A questo punto, potremmo eliminare tutte le regole e giochiamo ad armi pari consentendo anche ai nostri calciatori Ortiz e Di Benedetto di far parte della gara. Solo a quel punto, magari, si potrebbe parlare di vittoria sul campo anche se non comprendo che valenza sportiva possa avere».
«La Grimal Barletta, come sancito dal Giudice Sportivo, ha schierato il giocatore Joel Da Silva Fabricio in posizione irregolare perché squalificato. Si precisa che parliamo di un calcettista che è stato protagonista in tutto il torneo, pur avendo una squalifica da scontare fin dall’inizio, realizzando reti e disputando gare di assoluto valore anche nella stessa finale. Questo non lo dice il Real Molfetta ma lo sancisce il Giudice Sportivo, Avv. Mario Pinto, che ha decretato in maniera inequivocabile la posizione irregolare del calciatore. 𝗘 𝘀𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝘀𝘀𝗲, 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗗𝗮 𝗦𝗶𝗹𝘃𝗮, 𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗶𝗺𝗮𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗵𝗮 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗠𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗕𝗶𝘇𝘇𝗼𝗰𝗮 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗿𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝘂𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗽𝗽𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝘂𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘃𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗘𝗿𝗮𝗰𝗹𝗶𝗼 𝗕𝗮𝗿𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮. Ma dopotutto, stando a quanto letto fin qui, conta solo il campo e quindi anche questo passa in secondo piano».
«Questo è il primo ricorso nella nostra storia che parte dal lontano 2004, quindi non è stato fatto a cuor leggero. Il peso specifico di questa svista, però, rende doveroso agire in tal senso. 𝗣𝗿𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗯𝗮𝗿𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗼 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗯𝗿𝗮𝘃𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝗶𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗶 𝗯𝘂𝗿𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶, 𝗽𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶. A quanti di noi dirigenti non è accaduto nel corso degli anni di ricevere un ricorso contro? Noi per primi l’anno scorso abbiamo perso la prima partita di campionato per aver fatto giocare Cristian Ortiz squalificato. Vi assicuro che mai nessuno di noi ha accusato la squadra avversaria di condotta antisportiva».
«L’errore può capitare a tutti e, una volta appurato, va solo accettato con senso di responsabilità. 𝗣𝗲𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝗱𝗼 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘀𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗻𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗲 𝘀𝗶 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝗺𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿 𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗳𝗳 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼, 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼. Lo sottolineo perché il loro lavoro viene considerato di poca importanza ma, nella realtà, spesso fa la differenza per il raggiungimento degli obiettivi che ogni società prefissa ad inizio stagione sportiva».
«𝗖𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗿𝗴𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗲 𝗻𝗲 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗶𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗽𝗽𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗥𝗲𝗮𝗹 𝗠𝗼𝗹𝗳𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗮 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗨𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗻.𝟳𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝟳.𝟬𝟭.𝟮𝟬𝟮𝟱 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗟.𝗡.𝗗. 𝗖𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗣𝘂𝗴𝗹𝗶𝗮. Questo è l’unico documento ufficiale che fa fede, tutto il resto sono (e resteranno) chiacchiere da bar».