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Negli ultimi giorni si sono intensificate le voci di una valutazione in corso in seno al Comitato Regionale Puglia per una eventuale riforma del campionato di Serie C1 che porterebbe alla limitazione del numero di giocatori non formati da inserire in distinta.

Il dibattito è più che mai opportuno, considerando le difficoltà affrontate sistematicamente dalle formazioni promosse dal massimo campionato regionale alla Serie B nell’allestire la rosa.
Prendiamo in esempio le ultime due formazioni che hanno trionfato nel campionato di Serie C1: Football Latiano (2022-23) e Aradeo (2023-24). I brindisini, con un solo formato schierabile in B hanno necessariamente stravolto il roster della stagione precedente, in cui nel regionale non avevano limitazioni. I salentini, attualmente a lavoro per lo storico debutto nei campionati nazionali, non potranno che seguire lo stesso canovaccio. Stesso discorso si può estendere al Carovigno, promosso nella quarta serie del futsal italiano dopo i playoff.
È dunque chiaro che alla luce della riforma dei campionati portata avanti dalla Divisione Calcio a cinque, sia necessario allinearsi anche a livello regionale per due motivi: preparare meglio al “passaggio” le società dalla Serie C1 alla Serie B e dare maggior spazio ai giocatori formati italiani, dando seguito alle direttive che arrivano proprio da Roma.
Una ulteriore riflessione è però doverosa su quelle che sono le tempistiche per una eventuale modifica al regolamento della Serie C1. Comunicare a luglio delle nuove direttive stringenti per la stagione 2024-25 sarebbe poco piacevole per un numero importante di società che hanno già avviato il proprio mercato.

La soluzione potrebbe essere, dunque, quella di strutturare questa riforma con un piano biennale: per la stagione 2024-25 limitare ma non eccessivamente il numero di non formati (4?), per arrivare poi al 2025-26 ad un allineamento totale con la Serie B (1).
I prossimi giorni saranno utili per comprendere quali decisioni arriveranno dalla LND Puglia, chiamata a indire le iscrizioni per la nuova stagione. Il Comitato pugliese avrebbe la possibilità di fare da apripista a livello nazionale in un processo importante alla luce dei nuovi regolamenti e allo stesso tempo necessario per tutto il movimento.

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