Sono parole chiare e piuttosto amare quelle che spontaneamente il tecnico Martino Portovenero ha rilasciato alla nostra redazione, nella giornata di ieri 4 luglio, in merito alla situazione del Manfredonia 2000, del suo futuro e di quello delle calcettiste che hanno fatto parte del roster nella passata stagione.
Al termine di un campionato vissuto tra alti e bassi Portovenero esordisce dicendo, “Ho aspettato il 30 giugno prima di parlare per rispetto verso le calcettiste che entro quella data dovevano avere le loro spettanze. Per lo stesso motivo personalmente non ho voluto intraprendere discorsi con altri club prima di sapere come finisse il mio rapporto con il Manfredonia 2000. Adesso però essendo giunti al 4 luglio e non avendo avuto comunicazioni dalla società mi sento in diritto di parlare con chiunque voglia sapere quali siano i miei progetti per il prossimo anno”.
Il tecnico sipontino preferisce glissare su alcuni aspetti, ma al tempo stesso lascia intendere alcune cose, “Non essendo il presidente del club non è mio compito parlare della situazione contrattuale delle calcettiste e delle rispettive spettanze, ma per quel che io so non hanno avuto ancora tutto ciò che a loro spetta. Lo stesso discorso vale per la programmazione futura del Manfredonia 2000, non sono la persona indicata per parlare di queste cose, ma al momento nessun dirigente mi ha fatto sapere cosa sarà del futuro di questa società. Sono ovviamente dispiaciuto per quanto sta accadendo, in primis per le ragazze che sono rimaste appese ad un filo e non possono programmare il loro futuro. Dal punto di vista personale mi sono disimpegnato ufficialmente da qualsiasi tipo di obbligo con il Manfredonia 2000 e sono pronto a valutare eventuali offerte da altre squadre”.
“Mi auguro infine”, chiosa Portovenero, “che le promesse fatte dal presidente vengano mantenute perché umanamente le ragazze hanno dato tanto alla nostra realtà e non è giusto quanto accaduto loro sino ad ora”.