Sono passate tre settimane dalla promozione in serie A ed in casa Bisceglie Femminile è giunto il momento di sedersi comodamente e fare due chiacchiere con il presidente Milly Lovero, rivedendo il film di una stagione indimenticabile.
“Ero sicura che stavamo costruendo un futuro roseo”, esordisce il presidente neroazzurro, “ma se mi avessero detto che il Bisceglie Femminile al primo anno di vita sarebbe andato in serie A e avrebbe giocato una finale di Coppa Italia avrei ironicamente sorriso. Oggi invece io ed i miei compagni di viaggio sorridiamo e gioiamo dei traguardi raggiunti, che non sono solo sportivi. Il club si è impegnato e si impegnerà con gesti concreti anche nel sociale perché è nostro intendimento sempre coniugare al meglio i valori dello sport e della vita. Siamo orgogliosi della nostra neonata scuola calcio, sapientemente gestita da Gina Martino e Giusy Soldano, che al suo primo anno di vita è riuscita a coinvolgere oltre 25 bambine: quando le guardo mi emoziono come quando guardo una partita della prima squadra”.
Analizzando la stagione il presidente Lovero ha le idee chiare sul momento più difficile della stagione, “Senza dubbio la sconfitta in finale di Coppa Italia. Di lì sono scaturite situazioni spiacevoli che abbiamo affrontato con coraggio e fermezza, prendendo decisioni anche difficili, ma necessarie per continuare a vincere nel rispetto di questa società e della squadra”. Gli ingredienti per superare questo momento sono stati, “La pazienza e la competenza del nostro tecnico Francesco Ventura, che ha compiuto un capolavoro tecnico e motivazionale, e le ragazze meravigliose che sono rimaste con noi fine alla fine, onorando la maglia che hanno indossato senza risparmiarsi. Non smetterò mai di ringraziarle per quello che hanno dato e fatto e cito, in rappresentanza di tutte, il capitano Martina Pugliese, biscegliese DOC, che con grande coraggio ha affrontato molteplici difficoltà anteponendo sempre gli interessi della squadra a quelli personali, compattando lo spogliatoio verso l’unico obiettivo: la serie A. Un Grazie di cuore lo rivolgo anche ai nostri tifosi che ci sono stati sempre vicini e ci hanno seguito anche in trasferte lontane, non facendo mai mancare alle ragazze il loro calore e supporto. Non immaginavo che intorno alla squadra si potesse creare tanto entusiasmo e che tanto pubblico avrebbe riempito le tribune del PalaDolmen. Questo è fiore all’occhiello da preservare per il futuro”.
Tante le virtù che hanno portato il Bisceglie Femminile nel gotha del futsal italiano, i meriti li elenca Milly Lovero, partendo da, “Essere, prima di tutto, persone vere. La serietà e lo spirito di sacrificio del vice presidente Nicolò Abbattista, l’entusiasmo e la determinazione del direttore generale Giuseppe Simone, la saggezza ed i sempre preziosi consigli di Michele Di Pilato sono i pilastri su cui questa società vive. Loro, insieme a tutti gli altri collaboratori che non cito solo perché non vorrei dimenticarne qualcuno, non si sono mai risparmiati lavorando sempre nel silenzio con discrezione e sobrietà. Dobbiamo essere tutti consapevoli che si possono raggiungere risultati ambiziosi in campo solo se si ha alle spalle una struttura organizzativa adeguata e robusta, e noi dobbiamo migliorarci sempre anche in questo”.
La promozione è una splendida immagine che sta per andare nel libro dei ricordi, il futuro della società prova a disegnarlo il suo massimo esponente, “Nel prossimo campionato di serie A non saremo sicuramente una meteora. Ripartiamo da una certezza che si chiama Francesco Ventura e siamo già al lavoro, perché chi vive di ricordi non pianificherà mai al meglio il suo futuro. Con l’aiuto indispensabile dei nostri sponsor”, sottolinea Milly Lovero, “che ci hanno sostenuto, che continueranno a sostenerci, speriamo sempre in tanti e nuovi, e che avranno la massima visibilità su palcoscenici nazionali di primaria importanza, costruiremo una rosa competitiva con la certezza che chi indosserà ancora o per la prima volta la nostra maglia sarà solo chi sposerà in toto il nostro progetto con dedizione, professionalità e tanto spirito di sacrificio. Anche su questo le idee sono molto chiare e l’arrivo di Susy Nicoletti, (leggi qui), icona di questa disciplina che ringrazio sinceramente, ne è la dimostrazione”.