Michele vestiva la maglia rossonera del Modugno. Sulle tavole del PalaDolmen c’era lui, io ero sugli spalti. Quel pomeriggio, lui puntò il proprio avversario, partendo dalla propria metà campo, a ridosso dell’area di porta. Era uno degli avversari più forti di quel campionato di Serie B. Lo guardò dritto negli occhi, come in un duello western, poi partì lasciandolo sul posto. Un “uno contro uno” bruciante, micidiale. Formidabile, perché solo un vero fenomeno può dribblare un avversario così bravo come bersi un bicchier d’acqua.
Michele Morrone nasce a Taranto il 20 maggio del 1975, approderà da ragazzino nel futsal col ruolo di laterale-pivot. Durante la stagione 1993/94 il Taranto C5 è in Serie A e nel finale di stagione c’è bisogno di forze fresche da integrare alla squadra, guidata prima da Angelo Carone e poi da Domenico Vitti e da Franco Leo. Michele debutta in massima serie e nel girone di ritorno va addirittura in gol nel 3-3 di Palmanova. E’ la sua prima rete in prima squadra, la prima in Serie A. Ne seguiranno altre, sempre in Serie A, il ragazzino diciottenne è veramente forte. Tra gli avversari c’è anche il giovinazzese Pino Milella, in forza al Verona, ma vengono affrontati anche giocatori del calibro di Rubei ed i fratelli Roma. Per vedere all’opera Susco e compagni, al PalaFiom il biglietto si paga cinquemila lire. La retrocessione però è inevitabile, nonostante i tarantini non sfigurino in un campionato di alto livello e con soli giocatori del posto, italiani, come tutte le squadre dell’epoca.
Nella stagione seguente, la società jonica decide di ripartire dal campionato regionale. La squadra è troppo forte per non vincere il campionato ed arriva il salto di categoria, ma clamorosamente, per mancanza di certezze, il Taranto non parteciperà alla Serie B. Michele a questo punto accetta la proposta del Team Matera, sempre in B, ma a metà stagione, ancora acerbo, si trasferisce al Villa Castelli, in Serie C, dove inizia a mettersi in evidenza, tant’è che verrà poi tesserato per il Martina C5 per la stagione 1996/97, sempre in C. Quel Martina che perse la finale play off solo ai calci di rigore contro l’Olimpia Bari dopo uno spettacolare doppio confronto, 6-3 a Bari, 6-3 a Martina Franca. Morrone così torna a giocare con il Team Matera, stavolta per due stagioni, la prima in B, la seconda in A2. Qui trova il compaesano Cosimo Susco, il portiere barese Angelo Losole più Feliciano Angiulli, altro talento pugliese in cerca di fortuna in terra lucana.
Nella stagione 1999/2000 Michele si trasferisce nella sua città natale, nel Bellevue Taranto del presidente Luccarelli, in Serie C, dove ci sono il portiere Tagliente e i vari Axo, Scalone e Sergio. Arriva il successo in Coppa Puglia, poi il Bellevue arriva anche a disputare i play off promozione: in semifinale supera il Fovea, in finale, in un altro tribolato doppio confronto, viene battuto il Bisceglie C5 di Leopoldo Capurso. E’ Serie B! Dopo il Taranto C5, un’altra compagine del capoluogo jonico approda nel campionato nazionale. Morrone ci mette del suo, è indiscutibilmente uno dei più forti giocatori del campionato. Nella stagione 2000/01, il Bellevue Taranto raggiunge da matricola addirittura i play off, dove prima supera l’Ascoli, poi si deve arrendere al Cesena. Morrone realizza ben 42 reti, una vera macchina da gol.
Lo scioglimento del Bellevue, ennesimo progetto tarantino interrotto sul più bello, porta Morrone al ritorno nel Martina del presidente Ruggieri, squadra che aveva vinto il campionato di Serie B dopo un estenuante testa a testa proprio con il Bellevue. E’ la stagione 2001/02 a decretare che Michele Morrone è un formidabile attaccante, un fenomeno che diventava capocannoniere di A2 addirittura con 64 reti realizzate, un record!
Michele ha personalità, carattere ed esplosività. E’ rapido negli spazi stretti e implacabile sotto porta. Il Team Matera di Nino Crapulli lo rivuole e lo riporta in A2, ma lì resta fino a novembre perché lo Sport Five Putignano di Massimo Sbiroli lo tessera per tentare l’assalto al secondo campionato nazionale. Resta al Putignano per un anno intero perché poi farà ritorno al Martina, stavolta in C1, dal suo estimatore Peppino Ruggieri. Nel 2004 passa all’ambizioso US Polignano, in B, ma a novembre lo acquisisce il Modugno (stesso girone) dove trova mister Massarelli e i vari Cleiton Cavalcante, Santovito, Emanuele Fratini e Nino Bellomo. Resta in rossonero un’altra stagione, fino all’estate del 2006.
E’ ancora una volta Peppino Ruggieri a portare Morrone a Martina Franca, stavolta in Serie B e finalmente per un lungo periodo, ben tre stagioni. Il patron del Martina investe tutto sull’estro del giocatore tarantino che ripaga la fiducia a suon di gol che però varranno solo dei buoni piazzamenti di squadra. Nel 2009 con la promozione in C1 della neonata Futsal Taranto del presidente Marsico, Michele Morrone torna a giocare nella sua città dove resta per due stagioni. Nel 2011 avviene il clamoroso nuovo passaggio di Morrone al Martina. E’ la quinta volta che Michele torna a giocare nella squadra della Valle d’Itria, stavolta in C1, richiamato da Peppino Ruggieri per vestire il ruolo di allenatore-giocatore. Morrone diventa capocannoniere con 49 reti, uno score impressionante visto il livello dell’epoca. Ma Ruggieri, dopo ben 19 anni di vita della società martinese, decide di non iscrivere più la squadra al campionato regionale. E’ l’annus horribilis del calcio a 5 pugliese, in un sol colpo escono di scena Bisceglie C5, US Polignano e, appunto, Martina C5.
A Morrone, per la prima volta in carriera a 37 anni, risulta stranamente difficile trovare squadra, nonostante il fresco titolo di capocannoniere, anche perché la sorte dell’uscita di scena definitiva tocca anche al Futsal Taranto di Marsico. A gennaio, Michele si ripresenta sulle tavole del parquet del PalaErcole di Policoro con la maglia dell’Avis Borussia, in Serie B, per la sua ultima esperienza in un campionato nazionale. Nella trasferta di Melilli del 2 febbraio 2013, vinta 5-3, arriverà il suo ultimo gol nei campionati nazionali, l’unico di quella sua breve ultima avventura in terra lucana.
Inattivo dal 2013 al 2016, di fatto ritiratosi dall’attività agonistica, nella stagione 2016/17 Morrone è allenatore-giocatore del Futsal Paolo VI di Taranto, in Serie C2. Qui in realtà si limita a fare da guida tecnica. Si tratta di un’esperienza breve, mentre dal 2017 Morrone è il collaboratore tecnico del Real Statte, storica squadra femminile, come vice di Tony Marzella, altra fondamentale figura del calcio a 5 tarantino.
Michele Morrone è stato uno dei giocatori pugliesi più forti di tutti i tempi, con il rammarico di non aver mai indossato la maglia della nazionale. Oggi giocherebbe in Serie A, a suo tempo c’era la corsa agli oriundi. Altri tempi, altre storie.
Articolo a cura di Francesco Dell’Orco