Ci sono giocatori che hanno fatto la storia, vincendo campionati e trofei, altri che hanno avuto una lunga carriera. Michele Andresini ha fatto entrambe le cose.

Nato a Putignano il 16 marzo del 1969, Michele muove i primi passi giocando a calcio per poi dedicarsi al calcio a 5. Coprirà ben quattro decenni iniziando alla fine degli anni Ottanta con la G.B.P. Cesare Putignano, squadra pioneristica del suo paese, in quella che all’epoca si chiamava Serie A regionale. Andresini va a giocare poi a Castellana Grotte, prima nella Camp ’86, poi la svolta con il trasferimento alla Libertas Castellana, sempre nel campionato regionale che dal 1990 si chiama Serie C. Qui trova giocatori come Feliciano Angiulli, il portiere Michele Vitiello, Cesare Marasciulo, Nicola Vitto e Vito Cisternino, ma soprattutto conosce il mister Vincenzo Aniello. Nel 1994 la squadra di mister Aniello, dopo aver vinto la Coppa Puglia, si avventura nella fase interregionale. Già nel 1992 aveva affrontato il Prato in finale, perdendo, ma stavolta, con un Andresini in più e una squadra più forte in campo l’esito sarà diverso. La Libertas elimina ai quarti di finale l’Ardenza Ciampino, poi affronta in semifinale l’A.C. Palermo, con vittorie per 10-8 in casa e 4-1 a Palermo. La finale si gioca in gara secca a Saint Vincent, in Valle d’Aosta, a mille chilometri da casa, dieci ore di viaggio, contro la Calcetto Poggibonsese, club toscano. E’ il 9 giugno del 1994, la Libertas domina, vince 7-2 con quattro gol segnati proprio da Andresini mentre Marasciulo, Cisternino e Angiulli completano il tabellino. E’ un trionfo che vale doppio perché la vittoria della Coppa Italia di Serie C non solo rappresenta il primo trofeo nazionale vinto da una squadra pugliese nel calcio a 5 ma vale anche per la promozione diretta in Serie B.

Così nella stagione 1994/1995, nella cadetteria ci sono ben tre squadre pugliesi, la Libertas Castellana dei miracoli, che gioca le gare interne al palasport Castellaneta di Conversano, con il Bari Calcio a 5 di Mimmo Amoruso, che vincerà il campionato, e l’Olimpia Bari dei fortissimi Faccitondo e De Tommasi. Durante la stagione Nicola D’Alessandro va a sostituire Aniello, subentrando come allenatore-giocatore e il campionato si concluderà con un piazzamento in classifica lusinghiero dopo aver occupato anche la prima posizione.
Michele, laterale mancino dal fisico filiforme, rapido ed efficace in zona gol, è un punto di riferimento fondamentale per la squadra, tanto che Mimmo Amoruso lo vuole con se in Serie A per la stagione 1995/1996. L’operazione di mercato va a buon fine insieme a quella di Cesare Marasciulo, tant’è che Andresini debutta in massima serie alla prima giornata contro la BNL Roma di fronte a mostri sacri del futsal italiano come Rinaldi, Giovanni Roma, Riscino e Mannino. Si gioca al De Palo di Palese, un palazzetto piccolo che si riempie completamente. L’avventura del Bari in Serie A diventerà però un percorso in salita, nonostante un memorabile 7-4 al Torrino di Andrea Rubei e un avvio in generale discreto ma la crisi economica di novembre porta Michele Andresini a trasferirsi in Serie B, nel Conversano, nuova denominazione della Libertas Castellana. A fine stagione anche il Conversano chiuderà i battenti e per Andresini inizierà una nuova avventura sportiva.

Michele viene ingaggiato dal La Quercia Putignano, squadra della sua città, neopromossa in B, dove resterà per ben cinque stagioni. Il presidente è Massimo Sbiroli, il mister è Corrado Napolitano e in squadra ci sono, tra gli altri, il portiere Giuseppe Daprile e i giocatori di movimento Massimo Vinella, Feliciano Angiulli, Emiliano Daresta, Nico Vitto e Massimo Monopoli. Nella stagione 1996/1997 il La Quercia arriva decimo, poi alcuni partono, arriva Cesare Marasciulo, c’è Francesco Chiaffarato in campo, ma la squadra retrocede nel 1998. Cambia la denominazione, diventa Sport Five e avviene anche il ripescaggio. Nel 1999 arriva un piazzamento tranquillo, mentre nel 2000 la squadra si salva ai play out contro la Bellator Frosinone. Nel 2001 però arriva un’altra retrocessione e questa volta il patron Sbiroli decide di ripartire dal campionato regionale.
Si chiude anche un lustro che porterà Andresini a vestire per una stagione la maglia del Real Polignano, in C, e poi un’altra maglia prestigiosa per un altro lungo ciclo, quello con l’U.S. Polignano, dal 2002 al 2005, periodo in cui Michele realizza in Serie B ben centoventi reti con la maglia rossoverde. Si tratta di tre stagioni straordinarie ma anche sfortunate perché in tutte e tre le annate il percorso per la Serie A2 svanisce sempre ai playoff.

Andresini torna così al Real Polignano, in C1, con l’obiettivo di vincere il campionato, il primo col girone unico. La squadra del presidente Montalbò e del ds Vito Montanaro, dopo aver avvicendato in panchina Angiulli con Nicola D’Alessandro, vince il torneo con quattro lunghezze di vantaggio sull’Olimpiadi Bisceglie di mister Nico Ventura, accedendo così alla Serie B, raggiungendo i cugini dell’US. In squadra ci sono il portiere Dino L’Abbate, poi Gaetano Fiume, Antonio Recupero, Piero Basile, Dionisio Impedovo, Giuseppe Cipollino, Stefano Plantamura e Cesare Marasciulo. Michele Andresini però non viene confermato e resta in C1 con il CSG Putignano, altra squadra della sua cittadina e altra realtà ambiziosa.

E’ il CSG di mister Angelo Mastrocesare, già suo allenatore nell’ultima stagione con lo Sport Five, nel 2001. E’ soprattutto la squadra del presidente Domenico De Luca, del portiere Leonardo Mansueto, dei giocatori Angelo Satalino, Piero Basile, Tommy Alessandrino, Claudio Maselli, Stefano Plantamura, Alessio Romanazzi, i tre stranieri David Bresolin, Lucas Hector Testoni e Maikon Basso. La squadra rossoblu, che gioca in casa sul campo Holiday, all’aperto, vince il campionato con quattro punti in più del Fasano di mister Pannarale, in un campionato dove ci sono anche la Virtus Monopoli di Perdicchia, l’Atletico Cassano di mister Di Cosmo e l’Eagles Brindisi di Carone. Questa era la qualità del tempo, una Serie C1 di alto livello. Anche stavolta però non arriva la conferma per la B in quanto il presidente De Luca punta su un blocco di stranieri. Così Michele, dopo aver vinto due campionati di fila in Serie C1, si ritrova in Serie C2, con l’Atletico Fasano, ironia del destino, ma già a stagione in corso approda alla Nadir, squadra della sua cittadina, Putignano.
Dopo una stagione di transizione, Andresini torna a giocare in Serie B, lo fa col Martina del presidente Ruggieri e del mister Angelo Mastrocesare, una persona che ha sempre creduto nelle qualità tecniche e umane di Michele. Ci sono in squadra anche Morrone e Satalino, più diversi stranieri, ma la squadra della Valle d’Itria si piazza solo a ridosso della zona play off. La stagione seguente Andresini e Satalino seguono mister Mastrocesare anche a Sammichele, in C1, dove vincono Coppa Italia e Supercoppa regionale. Nei play off promozione è fatale la sconfitta del PalaDisfida di Barletta nella finale regionale contro il Real Mola, mentre nella fase nazionale della Coppa Italia i biancocelesti si fermano in semifinale contro la Virtus Guidonia.

Nel 2010, Andresini approda a stagione iniziata all’Effe.Gi. Castellana, la società di Francesco Galizia, relegata in C2 ma con l’ambizione di risalire.  Ancora una volta Michele vince un campionato, portando la squadra in C1, assumendo poi la guida tecnica a metà stagione raggiungendo ancora una volta i play off con sconfitta in semifinale contro il Futsal Barletta. Nella stagione 2012/2013 si consuma la sua ultima esperienza in Serie B, col ritorno al CSG Putignano col mister Michele Pannarale. E’ una squadra ringiovanita che ottiene la salvezza. Le ultime tappe della sua lunga carriera toccano Rutigliano, con l’Azetium in Serie C1 per mezza stagione, e il Volare Polignano in C2 nella stagione 2014/2015.

Michele Andresini, che ha ottenuto l’abilitazione per allenare, già durante la stagione 2009/2010 lavorava nella scuola calcio dello Sport Five, eccellenza da sempre dei settori giovanili in Puglia. E’ diventato poi team manager del CSG Putignano in C1, nonché vice allenatore di Angelo Mastrocesare, il suo vate, nella stagione in corso nel Futsal Noci, in C2. Andresini è stato quindi, senza alcun dubbio, uno dei giocatori più rappresentativi nella storia del futsal pugliese, per la sua esemplare carriera, le sue esperienze, i suoi successi di squadra. E’ stato soprattutto un giocatore esemplare, mai sopra le righe e ricco di carisma, elemento che lo ha poi portato a ricoprire ruoli di responsabilità nelle società in cui ha lavorato dopo aver appeso le scarpette al chiodo.

di Francesco Dell’Orco