Pasquale Pisconti, per tutti Lino, nasce a Cisternino, in provincia di Brindisi, il 14 ottobre del 1982. Ambidestro e rapido, Lino cresce per diventare un attaccante di razza.

Di fede bianconera e futuro ammiratore di Cristiano Ronaldo e Falcao il mito del futsal, Lino muove i primi passi da calciatore prima nella Libertas Maruggio poi nel Fragagnano, per trasferirsi in seguito al Manduria, sempre nel tarantino, sempre nel calcio a 11.
Dopo due stagioni nel Maruggio, l’approdo nel calcio a cinque nel 2004 come nuovo pivot dell’Olimpic Sava. Inizialmente Lino trova diverse difficoltà per uno sport al primo impatto tatticamente molto difficile da interpretare, ma nonostante ciò realizza oltre cinquanta reti nella prima stagione. La squadra jonica partiva dalla Serie C2 ma dopo due stagioni, nel 2006, con Pisconti che replicava quantità industriali di gol (73 solo nel secondo anno), approda in Serie C1. I gol arriveranno a grappoli anche nella massima categoria regionale disputata nella stagione 2006/2007, dopodiché arriveranno i primi contatti da parte di squadre di Serie B, come il Real Matera e il Martina, ma il trasferimento avverrà alla Eagles Brindisi (nel 2007-08), da mister Angelo Carone, dove però i gol di Pisconti non eviteranno la retrocessione per la matricola del presidente Pierpaolo Gemma, alla sua unica annata nella cadetteria nazionale, anche perché Lino si infortunerà al malleolo destro in avvio di stagione.
Dopo un lungo recupero durato quasi quattro mesi, il rientro all’attività agonistica avviene a gennaio, nel girone di ritorno. Carone si dimostra una persona utile per la crescita di Lino, soprattutto dal punto di vista tattico, dopo il momento più brutto della sua carriera agonistica, il primo grave infortunio. I biancazzurri schieravano anche l’altro attaccante, l’esperto Donato Tasco, già formidabile spalla a Sava, più l’esperto portiere barese Nino Lattanzi. E poi c’erano i vari Grande, Di Giulio, Forte, Tregua, il brasiliano Carpinelli, unico straniero della squadra, quindi Giglio, Giodice, Massafra, Pisani, Cigliola, Zanzariello e l’altro barese Taccogna.

L’anno successivo, Pisconti si trasferisce a Santa Maria Ligure, centro abitato appartenente alla città metropolitana di Genova, per la disputa della Serie B, ma solo per pochi mesi, nella squadra del San Lorenzo Della Costa Sanvi Genova, dove trova il brasiliano Sergio Rissi, il tarantino coetaneo Cosimo Cordola e il portiere di origine molese Piero Antonazzo. La permanenza in Liguria dura poco, come detto, solo fino al mercato di riparazione, quando infatti Lino fa ritorno all’Eagles, stavolta impegnata in Serie C1. La vita professionale però lo riporterà nuovamente in Liguria, sempre a Santa Maria Ligure, in riviera, per un’altra stagione, in Serie C, prima del definitivo approdo alla Futsal Sangiovannese, nell’autunno del 2010, in Toscana, ancora in Serie C1.

La scelta della Futsal Sangiovannese avviene grazie anche al lungo fidanzamento con una ragazza di Loro Ciuffenna, borgo situato nell’aretino. La squadra di San Giovanni Valdarno, piccolo caratteristico centro in provincia di Arezzo, nella stagione 2010-11, guidata dall’allenatore Renzo Bellandi, accede ai play off con i 32 gol realizzati da Pisconti nella regular season, ma bisognerà attendere l’anno successivo affinché si avveri il sogno del salto di categoria. Infatti, dopo le dimissioni di Bellandi, la squadra viene affidata a Simone Serafini che raggiungerà i play off nazionali, fermandosi solo in finale di fronte alla corazzata Orvietana, ma otterrà comunque l’ammissione in Serie B attraverso il ripescaggio. Per Lino è un’annata d’oro con ben 47 centri realizzati.

Nel suo primo campionato nazionale (Serie B 2012-13), la Futsal Sangiovannese non riuscirà ad evitare la retrocessione, nonostante i 25 gol di Pisconti, cosicché nella stagione successiva la società azzurra, con i 36 gol realizzati dal bomber, arriverà seconda in C1, vincerà i play off regionali, battendo in finale la Lastrigiana, accedendo così agli spareggi nazionali. Arriverà ancora una volta la sconfitta nella finalissima, stavolta contro l’Ardenza Ciampino, ma la società deciderà comunque di presentare domanda di ripescaggio, domanda accolta e Sangiovannese nuovamente in Serie B.

Nella stagione 2014-15, la Futsal Sangiovannese conquista una tranquilla prima salvezza in Serie B, con Lino autore di ben 24 reti. Oramai, dopo cinque anni, il giocatore pugliese è un punto fermo della squadra e un beniamino del pubblico di casa. Nella stagione successiva gli azzurri disputano ancora un buon campionato che terminerà con un settimo posto finale. Stavolta Pisconti va a segno 18 volte. Nella stagione 2016-17, i ragazzi di mister Toria, rinforzati dagli innesti degli spagnoli Mateo e Jimenez, centrano il risultato più alto della loro storia, infatti, arrivano a disputare i play off per la promozione in Serie A2 dove saranno fermati solo dalla Brillante Torrino. Pisconti segna solo cinque volte per via dell’infortunio al legamento crociato patito nella prima parte di campionato ma è uno dei pochi a restare per la stagione successiva, quella della rifondazione. Le redini della squadra vengono prese in mano dall’ex bandiera Antonio De Lucia che alla fine conquisterà una salvezza tranquilla e i 10 gol di un non più giovane Pisconti risulteranno comunque ancora una volta determinanti. La nuova annata è partita nel modo migliore, la doppia cifra nelle marcature è oramai raggiunta, ma soprattutto l’obiettivo salvezza sembra ampiamente a portata di mano, grazie soprattutto all’esperienza, al carisma, alla grinta e alla determinazione di Lino, insieme ai gol degli spagnoli Mateo e Gallardo, quest’ultimo neoacquisto estivo.

Per concludere, quella di Lino Pisconti in terra toscana continua ad essere un’esperienza straordinaria, lui che ha realizzato più di duecento reti in nove campionati con la maglia azzurra della Futsal Sangiovannese, secondo solo ad Antonio De Lucia, l’attuale mister nonché bomber più prolifico della storia della squadra aretina. Lino al tempo stesso è diventato il giocatore con più esperienza nei campionati nazionali per la “Sangio”.

Il pensiero di Pisconti sulla sua squadra è quello di un legame fortissimo con la maglia e i suoi colori, tra mille difficoltà e soprattutto gioie, soprattutto grazie al calore della gente che riempie il sabato pomeriggio il palazzetto toscano. Il tutto senza dimenticare le proprie origini.

di Francesco Dell’Orco