Sono le lacrime a bagnare il finale di una stagione lunga ed esaltante: l’Atletico Cassano, in casa del Mantova Calcio a 5, non riesce a ribaltare il 2-1 dell’andata e perde 6-2 la finale di ritorno dei play off per la promozione in Serie A.
Lacrime per scaricare la tensione, forse anche lacrime di delusione per un traguardo che era lì, a due passi, e alla fine è sfumato. Non proprio immeritatamente. Ma sicuramente anche commozione per aver raggiunto, al primo anno in Serie A2, un risultato eccezionale: l’Atletico Cassano è arrivato davvero in fondo al campionato, ha sfiorato il gotha del futsal nazionale e ha acceso in tutto il paese un entusiasmo che a Cassano delle Murge si è visto poche volte. C’era un paese intero, venerdì sera, a guardare i propri beniamini: circa venti Ultras hanno seguito Cutrignelli e compagni fino in Lombardia, cantando dal primo al quarantesimo minuto, anche quando i giochi erano ormai fatti. Chi non ha potuto recarsi a Mantova, invece, ha sostenuto gli uomini di mister Parrilla dal maxischermo allestito in piazza Moro. Anche in questo caso intonando i cori che hanno accompagnato i “pellicani” sin dalla prima giornata di campionato. E l’abbraccio finale, tra giocatori e tifosi in lacrime e i fuochi d’artificio in piazza nonostante la sconfitta sul campo sono sicuramente i ricordi più belli che l’Atletico Cassano lascia di questa stagione 2018-2019. Una stagione che non ha lesinato nemmeno emozioni sul campo. Anche nella partita di venerdì scorso.
LA PARTITA
L’ultimo starting five stagionale di mister Parrilla è composto da Dibenedetto, Caio, Manzalli, Pina e capitan Cutrignelli che, dopo appena un minuto, davanti alla porta difesa dal bravo Ricordi, si divora il gol del vantaggio che avrebbe potuto indirizzare la partita su binari diversi.
Il Mantova Calcio a 5 aspetta l’Atletico Cassano: i “pellicani” devono recuperare lo svantaggio dell’andata e, inevitabilmente, si sbilanciano tenendo in mano il pallino del gioco. I padroni di casa, però, sono più concreti e Ziberi, su assist di “Arrepiù” Manzali, in contropiede fredda Dibenedetto al 10’ portando in vantaggio i suoi. Passa poco più di un minuto ed è proprio Manzali a raddoppiare per i lombardi con un colpo di tacco in area di rigore che beffa l’estremo difensore biancoceleste. L’Atletico Cassano subisce il colpo ma prova a rispondere con Moraes che costringe Ricordi a togliere letteralmente la palla dall’angolino, e Caio che non trova lo specchio della porta. Il Mantova ha pazienza e colpisce ancora con Manzali, al quarto d’ora, che approfittando di un lancio dalle retrovie beffa ancora Dibenedetto sul proprio palo con un tiro di punta. Due interventi di Ricordi su Cutrignelli negano il gol ai biancocelesti. Moraes, dal limite, vede il pallone sfiorare il palo e spegnersi sul fondo. In avvio di ripresa è Alemão Glaeser a rubare di rabbia il pallone a Manzali e ad accorciare le distanze. L’Atletico Cassano resta in partita, però, appena quaranta secondi: Dibenedetto atterra proprio Manzali al limite della propria area. Per i direttori di gara è calcio di rigore: lo stesso Manzali, dal dischetto, non sbaglia e batte Casati (entrato appositamente e che sfiora ma non riesce a trattenere il pallone) portando i suoi sul 4-1.
L’Atletico Cassano non molla e continua a sperare accorciando nuovamente le distanze al 3’ con Manzalli che mette un pallone in area di rigore, Lutta è sulla traiettoria e la sua deviazione beffa Ricordi. I “pellicani” continuano a provarci spendendo le ultime energie, resistendo anche con un uomo in meno a seguito dell’espulsione di Dibenedetto per somma di ammonizioni e provandoci anche con Pina nel ruolo di portiere di movimento. Il Mantova Calcio a 5, però, è più tranquillo e, nel finale, dilaga con un tiro libero trasformato da Leleco e il gol di Ziberi a porta vuota che condannano gli uomini di mister Parrilla alla sconfitta e al brusco risveglio dal sogno. Sconfitta che, dicevamo, è solo sul campo: l’Atletico Cassano ha vinto nel cuore di tutti i cassanesi che, come dimostra la calorosa accoglienza riservata ai “pellicani” al loro rientro dalla Lombardia, non vedono l’ora che arrivi la prossima stagione per tornare a sostenere ed incitare i propri “eroi sportivi”. Il sogno è sfumato, è vero, ma la realtà ha superato la fantasia. La bellissima realtà messa in piedi dal direttore generale Mimmo Vitulli con il presidente Michele Ruggiero, il vice Giuseppe Salonia e tutto lo staff è pronta a ricominciare e magari a riprovarci l’anno prossimo.
di Vito Surico