In occasione del Consiglio Direttivo odierno il Presidente della Divisione calcio a 5 Luca Bergamini ha manifestato l’intenzione di non rinnovare la propria candidatura in vista della prossima Assemblea Elettiva.
“Amiche e amici del futsal – scrive Bergamini – sento di aver saldato il mio debito morale con lo sport che ho amato più di ogni altra cosa. Quando sono stato eletto, il primo obiettivo era quello di mettere in sicurezza la Divisione calcio a cinque, sia da un punto di vista politico istituzionale che amministrativo. E mi sento di dire di che, insieme al lavoro del Consiglio Direttivo, e al supporto imprescindibile di FIGC e LND, siamo arrivati a questo risultato fondamentale vista la situazione ereditata.
Mettere in sicurezza la Divisione significava renderla autonoma e inattaccabile. Uscire da un commissariamento comportava una immediata assunzione di responsabilità nei confronti di un debito, maturato negli anni, assai rilevante. Oggi possiamo dire che, con la chiusura del prossimo esercizio al 30 ottobre p.v., sarà azzerata definitivamente ogni perdita.
All’inizio del mandato, abbiamo attraversato momenti sociali drammatici e, allo stesso tempo, ricchi di speranza come l’uscita dalla pandemia e, in quel frangente, ci siamo adoperati per rimettere in moto il futsal, attraversando grandi difficoltà.
Dalla ripresa delle attività nel periodo pandemico ai risultati ottenuti in termini di riorganizzazione e posizionamento della Divisione all’interno della FIGC e della LND, la mia stella polare è stata quella di formare in primis una nuova classe politica che possa guidare il futuro della Divisione, insieme a giovani collaboratori per la gestione degli uffici. L’istituzione deve essere al centro, non le persone che la guidano.
Insieme al Consiglio Direttivo ho voluto dare un impulso significativo all’importanza dell’attività e della formazione giovanile. L’istituzione del Premio Giovani nel 2021 ha permesso di investire sui club più virtuosi 955.000 euro.
La riforma proposta e attuata, nonostante alcune comprensibili iniziali resistenze, ha generato risultati positivi in termini di abbassamento dell’età media e scoperta di nuovi talenti che hanno avuto modo di calcare i campi delle serie maggiori. In passato i talenti italiani c’erano, ma non avevano avuto la possibilità di emergere, rimanendo confinati nelle serie minori. Oggi sono diventati giocatori protagonisti in Serie A e a livello internazionale, coronando anche il sogno di vestire la maglia azzurra.
Allacciandomi a questo discorso, tra i progetti di cui vado più orgoglioso c’è la Future Cup: un programma di scouting e sviluppo del talento che ha portato a visionare ogni anno 800 tra ragazze e ragazzi in tutta la Penisola, con la soddisfazione più grande, per alcuni di loro, di essere approdati in Serie A e di essere diventati elementi importanti della nazionale Under 19, mettendosi in mostra anche per un futuro in nazionale maggiore.
Il riconoscimento normativo del doppio tesseramento e della figura del preparatore dei portieri di futsal, la creazione di una piattaforma OTT per i campionati di futsal, una nuova sede per gli uffici della Divisione calcio a cinque: solo alcuni dei risultati importanti ottenuti in questi anni.
In questi anni ho lavorato duramente anche a livello internazionale, candidando l’Italia come paese ospitante di diverse manifestazioni internazionali. Siamo andati vicini al primo, storico, mondiale femminile di futsal, ma la FIFA ha optato politicamente per altri lidi. Abbiamo avanzato la candidatura per poter essere il paese organizzatore del prossimo Europeo Under 19, individuando nella città di Catania la sede giusta per l’evento, e siamo al lavoro con la UEFA per far sì che l’Italia possa essere considerato un paese pronto per ospitare anche manifestazioni internazionali per club, nonostante la grande difficoltà nel trovare impianti idonei.
Ritengo che la linea della sostenibilità e dello sviluppo del talento sarà fondamentale per la crescita ulteriore del nostro sport, che ha avuto un incremento di visibilità e credibilità in queste tre stagioni, sia a livello televisivo sia negli spettacoli dei palazzetti pieni, non solo per le finali scudetto.
“La ricompensa è il viaggio”. Dal primo giorno, ho voluto trasmettere questo messaggio anche all’interno della Divisione. Giunto al termine di questo viaggio, mi sento di dire che la ricompensa più grande è l’aver incontrato donne e uomini straordinari, che vivono il futsal, le Società e la Divisione con passione, professionalità e un impegno a volte fuori dal normale. È stato un bel viaggio, ma io sono arrivato alla mia destinazione finale. Il futsal potrà continuare a contare su di me, perché il futsal è la mia casa, e la casa è dove si trova il cuore.
Viva il futsal”.