Tra i tanti pugliesi in giro per l’Italia a rappresentare la nostra regione nel mondo del futsal c’è Federico Giancarlo Belviso. Il giovane tecnico originario di Putignano è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci della sua esperienza con il Calcio Padova C5.
“L’esperienza con il Calcio Padova C5 del Presidente Arisi inizia a luglio 2018”, spiega Belviso. “Dopo una breve parentesi in Serie A con la Came Dosson avevo la necessità di ulteriori stimoli che mi coinvolgessero a 360°. Il progetto propostomi dal Calcio Padova C5 è stato sicuramente quello più accattivante di tutti – ammette – entravo in una società che aveva la necessità di iniziare un nuovo ciclo con uno staff completamente rinnovato e devo dire che si è fatto (e si sta facendo) un grandissimo lavoro.
Avevamo degli obiettivi che abbiamo portato a termine egregiamente come ad esempio una struttura societaria molto ampia e dettagliata ed il riconoscimento di Scuola Calcio a 5 èlite ottenuto in questa stagione. Avendo trovato un ambiente fantastico sono stato accolto molto bene sin da subito, quindi non ho mai avuto problemi di ambientamento e di questo ringrazio tutto l’entourage societario”.
Oltre all’adattamento a livello ambientale, Belviso non ha faticato nemmeno sotto il punto della metodologia: “Particolari differenze sul modo di lavorare con la Puglia non ne ho trovate: come ogni cosa dipende dal lavoro svolto da ogni singola società. Si hanno eccellenze in entrambe le regioni. L’unica differenza che posso trovare è statistica: in Veneto ci sono molte più società che operano nel contesto giovanile rispetto alla Puglia, allargando di molto la base dei partecipanti”.
Durante la lunga fase di lockdown, Belviso ha provato a stimolare i suoi giovani atleti con una iniziativa originale: “Ho affrontato la fase 1 un po’ come tutti – afferma – quindi cercando di rispettare al meglio tutte le indicazioni ricevute per superare il momento critico. Il mio pensiero è andato subito ai nostri bambini e ragazzi che hanno dovuto sopportare un cambio radicale nelle loro abitudini di vita. Scuola, amici, sport tutto è stato stravolto. Come società ci siamo imposti di stare vicino ai nostri atleti e famiglie con una serie di iniziative ed attività: il nostro obiettivo nei loro confronti era quello di stargli il più vicino possibile continuando l’attività come sempre ma da remoto. Abbiamo iniziato con delle sessioni video gestite da me e dal mio staff: dopo 3 sessioni però capivo che era necessario creare un diversivo e con la società abbiamo pensato di invitare mister che stanno scrivendo pagine importanti del futsal italiano per parlare con i ragazzi dell’under 19 di argomenti di natura tecnico/tattica e non. Con Colini, Cipolla, Basile, è stato un successo soprattutto per la loro grande disponibilità ed empatia con i ragazzi. Dopo il nostro inizio tante società ci hanno contattato per approfondire questa idea di allenamento ed hanno iniziato ad organizzare con i loro ragazzi sessioni simili”.
Nonostante la lontananza fisica dalla propria regione d’origine, Belviso resta comunque molto informato su quello che accade in Puglia. “Seguo sempre le sorti del futsal pugliese – dichiara – da quello giovanile a quello senior, in particolar modo dello Sport Five Putignano al quale sono sempre emotivamente legato e della New Team Putignano, uniche due società di futsal che rappresentano la mia città.
Ogni volta che torno a Putignano una delle prime cose che faccio sempre è quella di tornare in quella che è stata la mia seconda casa per dodici anni, il glorioso Palafive, per salutare staff, dirigenti, famiglie, ragazzi e bambini con cui ho vissuto per tanti anni della mia vita. Senza dimenticare la Scuola Calcio a 5 Adulti!
Molti ragazzi sui quali abbiamo lavorato tanti anni nello Sport Five – conclude – adesso giocano nelle varie squadre pugliesi dalla Serie A2 alla C2 e dato che a loro mi lega un filo molto speciale, seguo molto anche le loro esperienze in queste società.
Sull’ipotesi di tornare un giorno a lavorare in Puglia, Belviso si congeda così: “Del doman non v’è certezza diceva Lorenzo de’ Medici, ma in questo momento mi trovo veramente bene a Padova e non vedo l’ora di poter ricominciare a lavorare sul campo con i nostri ragazzi”.