Alla vigilia della sfida, servivano i tre punti, ed i bulldog portano a casa l’obiettivo. Posta piena meritata, ma, bisogna concretizzare di più, perché, altrimenti, si rischia di rimettere in piedi partite già chiuse. Nel complesso, ottima prestazione di gruppo, fatto salvo, qualche (solito) patema finale. Zerbini out (in panchina solo a livello numerico) per Squillace, che schiera Ritorno tra i pali. Colaianni, Demola, Garofalo e Mazzilli completano il quintetto. Per D’Ambrosio, out per via della squalifica Paulinho Garibaldi, con Rafael Morais, Bruno, Angiulli, Manuel Gomez e Carlos Alberto nei cinque titolari.

Direzione di gara affidata al duo Pierpaolo Calenzo (Formia) e Andriy Baranov (Napoli), con Luca Michele De Candia (Molfetta) al crono.

Partenza lanciata dei bulldog, che, imprimono il ritmo sin dalle prime battute con Mazzilli, che, si libera bene al tiro ma Rafael Morais, dimostra di essere in buona forma e devia. Garofalo va via sulla banda sinistra, si accentra e si libera al tiro, ma ancora l’estremo brasiliano è bravo nel ribattere. Ancora Mazzilli, al quinto, sfiora la marcatura con una conclusione dal limite, emulato da Garofalo, qualche istante più tardi. Entrambi bloccati da Morais, che comincia a strigliare i suoi. Il goal è nell’aria ed arriva puntuale all’ottavo. Mazzilli scappa via a Bruno e con un tocco felino anticipa Morais in uscita per la rete che sblocca l’incontro. Nemmeno il tempo esultare ed una palla tagliata sul secondo palo, premia l’inserimento sulla destra di Angiulli che solo, soletto, deposita in rete la palla dell’uno a uno. Tra i bulldog entra Pavone che mette a sedere Morais, la palla termina involontariamente sui piedi di Gomez che deposita nella propria porta, il secondo vantaggio Capurso di giornata. La sassata chirurgica dalla banda destra di Corona, tocca i palo prima di entrare in rete alle spalle dell’incolpevole Morais, per la rete del 3 a 1. Dammacco, a due minuti dal termine, sfiora la rete del poker, mentre dall’altra parte si mette in mostra Ritorno sulla conclusione di Gomez Nazzareno. Morais è ancora decisivo su Garofalo, ma sulla sirena deve capitolare. Garofalo serve Mazzilli che non sbaglia e così si va al riposo sul 4 a 1.

D’Ambrosio non è contento e prova a cambiarla radicalmente e così dal primo minuto della ripresa si gioca la carta del portiere di movimento. Gli ospiti tengono il pallone ma le occasione migliori sono sempre per i bulldog, con Mazzilli (scatenato) prima, che calcia alto, e con Garofalo poi, con Bruno che salva sulla linea sostituendosi a Morais, fuori per dar spazio al quinto di movimento.
Bisognava chiuderla, perché una conclusione di Gomez, vale il 2 a 4. Nello stesso minuto Angiulli, lasciato solo, riapre in minuto una gara che doveva essere archiviata.
Pavone – Garofalo – Pavone è l’asse giusto, che porta il classe 98, a ridare un nuovo vantaggio ai bulldog.
Garofalo fa tutto bene, ma non timbra il cartellino al quattordicesimo, mentre Demola commette un fallo a palla lontana che costa un rigore. Sulla palla Carlos Alberto, che accorcia nuovamente a tre minuti dal termine. Corona scalda le mani a Morais, mentre dall’altra parte Bruno si rende pericoloso, ma Patruno a due passi dalla porta non corregge in rete. Demola prende il palo e bisogna soffrire fino alla fine con una punizione di Bruno ribattuta a quattro secondi dalla fine. È l’ultima occasione, con i bulldog e i suoi tifosi che possono tirare un sospiro di sollievo, per tre punti meritati, che muovono la classifica e danno più tranquillità. Ma bisogna chiuderla prima.

di Giuseppe Buono