aradeo-28-10-2024

Nonostante un’ottima partenza nel campionato di Serie B, con 7 punti e la testa della classifica in coabitazione con Soverato e Diaz, in casa Aradeo c’è da fare i conti con i tre reclami ricevuti contro l’omologazione delle prime tre giornate.

“Contro il mio volere – afferma Mauro Cardinale, amministratore delegato del club – mi trovo costretto a scrivere questo comunicato e prendere posizione in favore della Società che ho contribuito a fondare e del territorio che, nel futsal italiano, rappresentiamo con orgoglio e senso di responsabilità.
Non perderò tempo a spiegare e descrivere cosa ha fatto l’Aradeo nell’ultimo decennio – prosegue – dai campi del CSI fino ad essere la prima e finora unica realtà leccese nel Calcio a 5 nazionale: le evidenze sono negli almanacchi e negli occhi dei salentini che riempiono il nostro palazzetto ad ogni nostra partita, sia essa maschile, femminile o under.
Con passione, spirito di abnegazione ed immani sacrifici societari e personali, abbiamo dato valore certo ad uno sport e ad un movimento che, fino al nostro arrivo, era praticamente sconosciuto in questa parte d’Italia.
Il nostro arrivo nel Futsal nazionale è stato subito coronato da ottimi risultati sportivi ma anche, purtroppo, dal fuoco di fila di avversari che hanno deciso di percorrere vie non-sportive per provare a batterci.
Una serie abnorme di ricorsi, appelli, chiamate in giudizio capziose e temerarie col solo obiettivo di ottenere una vittoria che il campo, supremo giudice di ogni competizione, non aveva riconosciuto.
Non entriamo nel merito delle decisioni degli organismi giudicanti (che finora ci hanno dato ragione in maniera piena ed inequivocabile, ove “in claris non fit interpretatio”), ma ci teniamo a sottolineare che non resteremo fermi a guardare questo patetico assedio all’Aradeo, ai suoi dirigenti, ai suoi tifosi ed al futsal salentino.
Non accettiamo lezioni da chi, per un proprio tornaconto personale, vende “consulenze disciplinari” a danno di altre società. È un gioco meschino a cui restiamo fieramente estranei.
Possiamo essere battuti solo sul campo e stringeremo, come sempre abbiamo fatto, la mano all’avversario che si è dimostrato sportivamente superiore.
I tentativi di batterci in maniera subdola non li accettiamo e chiunque provi a farlo dovrà assumersi le proprie responsabilità nelle sedi opportune, ieri, oggi e sempre.
L’unica sconfitta che accettiamo, ribadiamo per essere ben compresi da tutti, è quella al triplice fischio”.