Bartolomeo D’Arienzo è il protagonista dell’intervista di oggi. Con il presidente dell’Audace Monopoli abbiamo ripercorso le tappe di questa stagione e ci siamo proiettati su ciò che ci attende nei prossimi mesi.
D’Arienzo ha affrontato l’emergenza sanitaria come la maggior parte dei cittadini: “Ho trascorso la fase 1 ovviamente a casa. Fortunatamente abito in campagna, quindi le restrizioni mi hanno probabilmente condizionato di meno. Ho approfittato di questo periodo per fare dei lavori in casa, devo ammettere che il calcio a cinque mi è mancato molto“.
Per il numero uno dell’Audace la stagione del suo club è stata altalenante. “Abbiamo vissuto un’annata strana – afferma – con il primo problema presentatosi già nelle settimane di preparazione quando Laneve ha deciso di tornare a giocare a calcio lasciandoci un vuoto a livello tecnico, difficile da riempire così a ridosso dell’inizio del campionato. La nostra scelta è stata quella di ripiegare sul mercato estero: Joca Santos ha sicuramente dato un buon contributo alla causa, mentre gli altri due calcettisti hanno un po’ deluso le nostre aspettative. A prescindere da questo – prosegue – per noi a livello societario si è trattata di una nuova esperienza, che ci ha aperto nuovi canali da poter sfruttare in futuro”.
Dal punto di vista dei risultati il secondo posto in Coppa Italia rappresenta il punto più alto della stagione del Monopoli, “In campionato invece – ammette D’Arienzo – ci aspettavamo qualcosa di più. Siamo stati anche sfortunati dal punto di vista degli infortuni e delle squalifiche, un episodio su tutti è la squalifica per quattro giornate di Giannuzzi e Joca, ma questa non deve essere una scusante.
In ottica futura, il presidente dell’Audace attende le decisioni della federazione: “Trovo ormai giusto sospendere definitivamente il campionato. Altrettanto giusto è che la federazione tuteli quelle squadre che hanno investito tanto per raggiungere un obiettivo in questa stagione.
L’Audace Monopoli l’anno prossimo sarà sicuramente presente nel campionato di Serie C1, probabilmente ci toccherà ridimensionare un po’ i costi per far fronte alla crisi economica che condizionerà chi ci sponsorizza. Confido in un aiuto da parte degli organi federali: a mio avviso sarebbe utile posticipare l’inizio della prossima stagione per dare alle società qualche settimana in più per programmare le attività e – conclude – rinviare l’obbligo di iscrivere una formazione giovanile ai campionati regionali. Concordo sull’utilità di questi campionati in cui i più piccoli hanno possibilità di esprimersi e qualora noi avessimo le risorse saremo i primi a partecipare, ma in questo periodo ritengo sia giusto lasciare facoltà alle società di scegliere se iscriversi o meno”.