Affrontiamo l’ennesima settimana senza futsal giocato ma in cui continua il nostro viaggio all’interno delle società della Serie C1 pugliese. Con il presidente Antonio Renzulli abbiamo scoperto qualcosa in più sulla realtà Futsal Monte Sant’Angelo.
L’emergenza sanitaria ha toccato da vicino anche la cittadina in provincia di Foggia: “Purtroppo anche la mia città è stata colpita dal Covid19 – afferma Renzulli – siamo nella fascia tra gli 11/20 casi. La maggior parte di questi deriva dalle strutture ospedaliere che in questo momento non sono sicure al 100%. Il Coronavirus influenzerà anche la festa patronale – molto sentita da tutta la popolazione – in programma a fine settembre per cui penso che il Comitato della Festa troverà delle giuste soluzioni per onorare al meglio, anche in questa grave situazione, il nostro santo patrono San Michele Arcangelo”.
Per quanto riguarda il campo, l’annata non si è conclusa sul campo, ma per Renzulli “Il bilancio della stagione è sicuramente positivo: abbiamo raggiunto l’obiettivo di mantenere la categoria con qualche giornata di anticipo, siamo arrivati alla Final Eight di Coppa, anche se forse si poteva fare qualcosa in più nella fase finale – ammette – e poi è motivo di orgoglio aver vinto la coppa disciplina nel nostro girone, dopo due anni chiusi al secondo posto. Sarà sicuramente fiero di noi il nostro dirigente Giovanni Gatta, scomparso un paio di anni fa, che ci ha sempre insegnato i veri valori etici e morali dello sport agonistico dilettantistico”.
Un 2019-20 di crescita per il Monte Sant’Angelo, anche alla luce del grande sforzo di tutta la dirigenza: “Purtroppo – spiega Renzulli – per affrontare le trasferte i sacrifici sono enormi sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista fisico per i nostri tesserati. Questo è sicuramente un handicap importante rispetto alle altre squadre perché abbiamo delle spese maggiori rispetto a tutti e questo va ad influire quasi sempre sulla formazione del roster. Però va bene così, non ci lamentiamo, anzi per noi è motivo di orgoglio far conoscere il nome della nostra città in giro per la Puglia“.
Per lo stop definitivo manca ormai soltanto la ratifica da parte degli organi federali e in casa Monte Sant’Angelo la posizione a riguardo è simile a quella di altre società: “Sicuramente ci dispiace non finire la stagione anche se la nostra classifica era già definita. Adesso però ci sono cose più importanti a cui pensare, ci sono molti tesserati che non stanno lavorando e ancora non hanno ricevuto le indennità statali. Nel nostro girone – prosegue Renzulli – società come Itria e Bitonto meritano la promozione così come tutte le altre società che hanno un vantaggio ampio sulle altre. Questo deve valere anche per le retrocessioni. Nel caso di pari punti e di distacchi minimi forse è opportuno fare una gara unica di playoff o playout alla fine di giugno”.
In conclusione, il presidente del Monte Sant’Angelo riflette su quello che sarà della disciplina una volta superata l’emergenza sanitaria. “Il prossimo anno ci saranno ancora più difficoltà per tutti. Bisogna cambiare il sistema. Le società dilettantistiche non possono ogni anno sperperare denaro senza avere nessun incasso: così il sistema è al collasso. Ogni anno perdiamo per strada troppe società, quindi bisogna inserire premi per la valorizzazione dei giovani o per meriti sportivi o etici.
Per il prossimo anno bisogna ridurre i costi fissi dovuti alla federazione e nel nostro campionato di Serie C1 bisogna rinviare di un anno l’obbligatorietà del settore giovanile. Penso che molte società avranno difficoltà nella gestione della prima squadra figuriamoci con due squadre con costi di gestione simili.
Con i dirigenti – chiude – alla prossima stagione ancora non ci abbiamo pensato, ma sicuramente saremo ai nastri di partenza perché la nostra città merita questo palcoscenico. La nostra squadra è di tutti i montanari“.