In attesa di conoscere quelle che saranno le decisioni definitive in merito alla stagione 2019-20, torniamo ad ascoltare pareri e umori all’interno delle realtà del campionato di Serie C1. Dopo avervi portato nelle settimane scorse da Bitonto (leggi qui) e Itria (leggi qui), oggi ci concentriamo sull’Aradeo.
I numeri della prima storica stagione nel massimo campionato regionale per i salentini dicono di un bottino di 50 punti in 26 gare disputate. Per il presidente Mauro Cardinale, si può parlare “sicuramente di una stagione positiva. Siamo partiti con l’obiettivo della salvezza ed abbiamo trascorso gran parte della stagione nelle zone alte della classifica, quindi siamo molto soddisfatti dal lavoro svolto”.
L’ipotesi di non completare il campionato si fa sempre più viva: “Ci dispiacerebbe non giocare le ultime quattro partite – afferma Cardinale – come dispiace a tutti, ma il giudizio complessivo sulla nostra annata non cambierebbe“.
A proposito di eventuali soluzioni per determinare promozioni e retrocessioni, il numero uno dell’Aradeo ammette: “Non invidio gli organi che dovranno prendere queste decisioni. La mia posizione, in ogni modo, è che vada premiato il merito delle società che stavano guadagnando la promozione sul campo. Annullare la stagione – spiega – come qualcuno ha ipotizzato, sarebbe ingiusto nei loro confronti”.
Anche in casa Aradeo in questo momento si riflette sul futuro, con la crisi economica, diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria, che inevitabilmente influenzerà anche il mondo dello sport. “Purtroppo la crisi inciderà moltissimo, perché coinvolge le aziende che fanno da sponsor, nonché i privati che contribuiscono allo sviluppo di questo sport. Credo ci sarà un generale contenimento dei costi e spero che tutte le società trovino la forza e le risorse per iscriversi ai rispettivi campionati.
Noi siamo già al lavoro e stiamo valutando il da farsi – conclude – anche se risulta difficile fare piani realistici in questo momento, non sapendo neanche se la stagione in corso si concluderà o meno”.