A poco più di due mesi dalla ripresa ufficiale del campionato di Serie A2, il dg Mimmo Vitulli fa il punto della situazione in casa Atletico Cassano tra mercato e questione Pala Angelillo.
“Era importante dare continuità al buon lavoro fatto nella scorsa stagione e, quindi, aver riconfermato i due terzi della rosa dello scorso anno è importante. A volte può sembrare poco, io invece ritengo che riconfermare due terzi della squadra che ha già fatto bene sia un primo punto importante. Poi, c’è stata l’uscita per fine prestito di Moraes e Casati e l’uscita di Pina, per una sua decisione unilaterale dato che ha voluto intraprendere nuove avventure e cercare nuovi stimoli. Rispettiamo la sua scelta, forse un po’ meno i modi, ma è giusto rispettarla. In entrata accogliamo Fred (leggi qui) e Sviercoski (leggi qui), due giocatori di “molta” sostanza: due giocatori tecnici che andranno ad arricchire l’apparato tecnico del roster. Fred ha fatto oltre 50 gol in Serie B l’anno scorso, Sviercoski ha tantissima esperienza in Serie A2 e ha giocato due anni in Serie A con la Came Dosson. Due innesti che non faranno rimpiangere le uscite”.
Mercato che non va ancora considerato chiuso: “Siamo in trattativa con un portiere di categoria da affiancare a Michele Dibenedetto. Dopo l’uscita di Casati per fine prestito era necessario ricollocare un’unità in quella posizione. Stiamo, poi, parlando con un altro profilo italiano, un ragazzo giovane, di una certa rilevanza e con buone esperienze. Ovviamente non posso ancora rivelarne il nome ma ci stiamo lavorando su”.
Guardando anche i movimenti delle altre società, Vitulli dichiara: “Sicuramente si sta delineando un campionato in cui ci saranno, almeno sulla carta, un paio di squadre a farla da padrona: alcune squadre campane, ad esempio, hanno fatto una campagna acquisti faraonica e chiaramente sono le squadre che punteranno a vincere il campionato. Per quanto ci riguarda dobbiamo intanto capire quale sarà il nostro Girone di riferimento per capire in che zona potremo andare a lavorare. Comunque il nostro sarà sempre un campionato per fare bene, per ottenere dei risultati e toglierci soddisfazioni come quelle che ci siamo tolti l’anno scorso.
La nostra vittoria più grande resta quella di aver acceso l’interesse di un paese intero su questa disciplina. A volte incontro anche gente sconosciuta per strada, nei bar, nei supermercati, che mi chiede notizie dell’Atletico Cassano e dei nostri impegni. L’aver suscitato un interesse costante in tutte le categorie e in tutte le fasce d’età è la nostra vittoria più grande.
Inoltre stiamo puntando molto sulla crescita del settore giovanile perché è importante, anche dal punto di vista sociale, creare un senso di appartenenza, di coesione, un pensiero rivolto al fatto di poter rappresentare il proprio paese anche da piccoli. È importante che qualcuno cominci a pensare che “io appartengo ad un paese”: così si crea unione d’intenti, senso di appartenenza non solo dal punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista civile”.
Se l’allestimento del roster che sarà guidato da Pablo Parrilla è a buon punto, lo stesso non si può dire dei lavori di sistemazione del Pala Angelillo. Il direttore generale dell’Atletico spiega la situazione: “Gli interventi al Polisportivo in generale, non solo al PalAngelillo, sono interventi che vanno fatti. Ma non solamente perché esiste l’Atletico Cassano o perché l’Atletico Cassano ha fatto dei risultati importanti. L’intervento su una struttura sportiva è un intervento necessario per una cittadina che vuole offrire ai propri cittadini un luogo di incontro, di crescita, di aggregazione. Se non esiste un luogo dove la gente possa sentirsi unita per qualcosa, poiché lo sport unisce molto, è evidente che questo senso di appartenenza, di coesione, di unione, in questo paese non lo troveremo mai. Poi questo si riversa in tanti altri aspetti. Ce ne accorgiamo tutti i giorni. L’anno scorso ci sono state partite che abbiamo rischiato di perdere a tavolino per il problema elettrico o per l’umidità sul gommato che lo rendeva molto scivoloso. Molte volte abbiamo valutato l’ipotesi o l’idea di giocare in un altro paese le nostre partite ufficiali. È evidente che se ci dovesse capitare una problematica seria, sarà una cosa che prenderemo fortemente in considerazione”.